Ciao a tutti, sono Emanuela e oggi voglio parlarvi di un tema che mi sta molto a cuore: i pregiudizi sulle persone con disabilità.
Negli ultimi mesi ho organizzato raccolte fondi per esigenze importanti legate alla mia disabilità. Chi mi conosce sa che non chiedo aiuto a cuor leggero, ma quando ho un bisogno reale, cerco di affrontarlo nel modo più onesto e trasparente possibile.
Purtroppo, ho notato che esiste ancora molta ignoranza su questi temi. Possono esserci persone che, invece di informarsi, traggono conclusioni affrettate e diffondono voci infondate. Ad esempio affermazioni che mettono in dubbio la mia autonomia e la mia capacità di gestire la mia vita.
la mia disabilità è solo fisica, non mentale. È vero, posso avere un aspetto più giovane rispetto alla mia età, sono una persona magari un po’ introversa e a volte posso essere timida nel parlare, a causa di situazioni vissute in passato ma questo non significa che io non sia lucida, capace e determinata.
Ho studiato, mi sono formata e ho costruito con impegno il mio lavoro come 3D Artist e Web Designer. Chiunque mi conosca davvero sa quanto io sia determinata e indipendente.
La realtà sulla mia carrozzina
Attualmente, sto ancora raccogliendo i fondi per poter acquistare la carrozzina più adatta a me. Nel frattempo, ho dovuto prendere una carrozzina provvisoria, perché quella che avevo non era più utilizzabile. Per chi ha dei dubbi su come sto usando le donazioni, posso mostrare senza problemi il tracking dell’ordine: la trasparenza per me è fondamentale.
Ma la vera domanda è: perché una persona con disabilità deve continuamente dimostrare di essere affidabile, mentre chi diffonde falsità non deve giustificarsi?
Non è giusto che la malizia e i pregiudizi abbiano più potere della verità e della solidarietà.
Un messaggio per tutti
Se mai vi trovate davanti a una situazione simile, prima di giudicare, prima di credere a un pettegolezzo, informatevi. Parlate con le persone, cercate di capire la loro storia.
Aiutare qualcuno non dovrebbe mai essere visto come un errore.
Io non mi arrendo. Vado avanti. E ringrazio tutte le persone che credono in me, che guardano oltre i pregiudizi e scelgono di stare dalla parte della verità.
Se pensate che la mia storia possa far riflettere, condividetela. Insieme possiamo cambiare la mentalità di chi giudica senza conoscere.
E se volete darmi una mano senza pregiudizi, ogni contributo, anche piccolo, fa la differenza. Potete donare qui:
Grazie a chi sceglie di ascoltare, capire e supportare.
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